I PONTI DI PARIGI – SECONDA PARTE
Il più rivoluzionario: Pont de la
Concorde
Questo
ponte, che collega Place de la Concorde alla Assemblée Nationale, fu
costruito tra il 1787 e il 1791 utilizzando le pietre provenienti
dalla distruzione della prigione della Bastiglia. Inaugurato con il
nome di Ponte Luigi XVI, fu rinominato Ponte della Rivoluzione nel
1792. Il nome attuale gli fu attribuito nel 1830. Nel 1810 Napoleone
Bonaparte fece posizionare sul ponte delle statue in onore di otto
generali morti in battaglia. Nel 1829 Luigi XVIII decise di
sostituirle con altre rappresentanti grandi ministri e militari. Ma a
causa del sovraccarico di peso, le statue furono rimosse e
trasportate in altri luoghi.
Il
più romantico: Pont des Arts
Oggi
passerella pedonale, questo ponte collega il Museo del Louvre
all’Institut de France (Accademia delle Scienze, Lettere
e Belle Arti). La sua struttura è leggermente rialzata rispetto al
livello della strada e la piattaforma è costituita da listelli di
legno di azobé (pianta tropicale con il legno più duro in
assoluto). Il suo nome deriva dall’antico nome
del Palazzo del Louvre che veniva appunto detto Palais des Arts. Il
ponte attuale sostituisce quello costruito nel 1801 su iniziativa di
Napoleone Bonaparte, il quale aveva una struttura assai fragile e
infatti nel corso degli anni fu oggetto di numerosi incidenti, senza
contare che con i bombardamenti della seconda guerra mondiale fu
quasi completamente distrutto. E’ il ponte più romantico per la
posizione, visto che offre una splendida vista sull’Ile de la Cité
e sugli splendidi tramonti
sulla Senna. All’incirca dal 2008 è diventato uno dei luoghi in
città dove i giovani innamorati agganciano alle ringhiere un
lucchetto con i loro nomi. Recentemente questo luogo e tutti gli
altri sono stati fortunatamente “liberati” dal grosso peso di
queste centinaia di lucchetti che rischiavano di mettere in pericolo
la struttura del ponte.
Il
più “americano”: Pont de Grenelle
Il
ponte attuale è stato costruito nel 1966 andando a rimpiazzare una
precedente struttura molto fragile e si appoggia in mezzo alla Senna
sulla punta dell’Ile aux Cygnes dove si trova la Statua della
Libertà. Eh si, anche Parigi ha la sua Statua della Libertà, anzi,
più di una. Questa sull’Ile aux Cygnes, la “Libertà che
illumina il mondo”, è opera di Auguste Bartholdi (come quella più
grande di New York); è stata offerta alla città di Parigi dalla
città americana nel 1885 e fu inaugurata nel 1889 in occasione
dell’anniversario dell’indipendenza degli Stati Uniti. Quella che
fu spedita a New York invece fu realizzata nel 1883 e donata agli
americani in segno di amicizia e di commemorazione della loro
dichiarazione di indipendenza. Questo ponte è un altro dei luoghi
perfetti da cui godere di una meravigliosa vista sulla Tour Eiffel,
ottimo punto per indimenticabili foto ricordo.
Il
più armonioso: Passerelle Simone de Beauvoir
Questa
passerella pedonale collega il 12° e il 13° arrondissement con, da
una parte, il parco di Bercy (dove si trova anche la famosa
AccorHotel Arena, sede di concerti ed eventi) e dall’altra la
gigantesca biblioteca Mitterrand. La sua struttura in acciaio
laminato, opera di un architetto austriaco, consiste in due curve che
si incrociano e fu inaugurata nel 2006. Nella parte centrale, il
punto di incontro delle due curve forma uno spazio pubblico unico nel
suo genere, sospeso in mezzo al fiume.
Il
più “meteorologico”: Pont de l’Alma
Il
primo Pont de l’Alma fu costruito in occasione dei grandi lavori
del Barone Haussmann nel 1854 e fu inaugurato da Napoleone III che
gli donò il nome della sua prima vittoria di Crimea. Napoleone
commissionò 4 statue per questo ponte: il Granatiere, lo Zuavo,
l’Artigliere e il Cacciatore. Nel 1969 il vecchio ponte, non adatto
alla circolazione delle auto, fu ricostruito con la forma attuale in
acciaio, ma solo una di quelle statue fu conservata e si trova
tuttora sulla base del ponte in mezzo alla Senna: lo Zuavo. E questa
statua risulta essere un utilissimo strumento che viene costantemente
monitorato. Infatti permette di misurare a vista il livello delle
piene della Senna: man mano che l’acqua cresce e sommerge le parti
della statua, si capisce quali misure prendere per contenere
l’inondazione, come per esempio la chiusura delle strade adiacenti
il fiume o la chiusura della stazione metro lì vicina.
Fonte foto: sito lartnouveau.com
Fonte foto: sito lartnouveau.com
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