IL PANTHEON



Imponente e coronato da una enorme cupola, il Pantheon svetta in cima alla Montaigne Sainte Geneviève e per questo è visibile da quasi tutte le zone della città.
La sua storia è abbastanza movimentata. Nel 1744 il re Luigi XV fece un voto: se si fosse ripreso da una grave malattia avrebbe fatto edificare sulle rovine dell’abbazia di Sainte Geneviève una nuova costruzione degna della santa patrona di Parigi. L’antica abbazia infatti custodiva i resti della santa, ed era stata fondata da Clodoveo, il primo re cristiano di Francia, nel 502. Il nuovo edificio fu completato nel 1789, in piena Rivoluzione Francese, e infatti fu subito requisito dai rivoluzionari e trasformato in mausoleo. E’ di quell’anno la decisione di apporre sul frontone di ingresso la frase che ancor oggi leggiamo: “Aux grands hommes la patrie reconnaissante” (Ai grandi uomini, la patria riconoscente). Rimase mausoleo fino al 1821, quando re Luigi XVIII decise che l’edificio doveva ritornare alla sua destinazione originaria, cioè una chiesa dedicata a Sainte Geneviève. Nel 1830, a seguito della Rivoluzione di Luglio, si decise di ridestinare l’edificio a funzione laica, fino al 1851 quando la Seconda Repubblica Francese lo fa ridiventare chiesa. Soltanto nel 1885 con la solenne sepoltura di Victor Hugo venne decisa la definitiva soppressione della chiesa e la perenne destinazione laica del Pantheon. Attualmente quindi, secondo la volontà del Presidente della Repubblica, vi sono sepolti e onorati uomini e donne che si sono distinti per la Patria (politici, scrittori, scienziati, resistenti, difensori della patria) che si aggiungono alle sepolture già presenti. Citiamo per esempio Voltaire, Rousseau, Zola, Pierre e Marie Curie, Alexandre Dumas, Louis Braille (inventore della scrittura per non vedenti).
Tutte queste tombe si trovano nella cripta, alla quale si accede in fondo alla maestosa navata, tramite delle scale situate dietro il gruppo scultoreo “La Convenzione Nazionale” del 1924 che rappresenta la Marianna (simbolo della Francia) circondata dai soldati della Prima Repubblica e da celebri deputati rivoluzionari. Nel coro e nel transetto invece troviamo numerose iscrizioni e targhe che omaggiano principalmente scrittori morti durante le due guerre mondiali. C’è anche una targa in onore di Saint-Exupéry, autore del celebre e amatissimo “Piccolo Principe”, precipitato in mare con il suo aeroplano. Avrebbe meritato anche lui un monumento funebre di maggior rilievo ma la regola vuole che in mancanza del corpo o parte di esso, non sia possibile essere “panteonizzati”.
Sulle pareti della navata troviamo enormi dipinti raffiguranti la vita di Santa Genoveffa e sui muri del transetto sono rappresentati episodi in cui eroi cristiani hanno contribuito alla costruzione nazionale (ad esempio Giovanna d’Arco).
La spettacolare cupola, alta 83 metri, fu scelta dal fisico francese Léon Foucault nel 1851 per realizzare una sua dimostrazione scientifica della rotazione della Terra. Sospese dalla cupola centrale un pendolo in ottone del diametro di 17 centimetri e del peso di 28 kg con un filo della lunghezza di circa 67 metri. Azionando manualmente il pendolo per esempio alle ore 10 (riferendosi al primo quadrante graduato posto sul pavimento), la sua posizione varia di 11° in un’ora. Si ha l’impressione che sia il pendolo ad essersi spostato, ma in effetti oscilla sempre sullo stesso piano. In realtà è la Terra e di conseguenza i due quadranti graduati che si spostano e cambiano posizione. Quello che si può vedere oggi al Pantheon è solo una replica del pendolo di Foucault, ma vedere il funzionamento è sicuramente molto interessante.









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