ITINERARIO N. 7 – IL QUARTIERE DEL MARAIS – seconda parte



Riprendiamo il nostro percorso e svoltiamo a destra su Rue Vieille du Temple e poi a sinistra su Rue des Rosiers, entrando nel cuore del quartiere ebraico. Qui infatti troviamo tradizionali drogherie, panetterie, librerie, caffetterie e ristoranti, tra i quali citiamo assolutamente l’As du Fallafel (al civico 34). L’insegna sopra la porta di questo ristorante/take away recita: Toujours imité, jamais égalé (sempre copiato, mai eguagliato) ed è un’affermazione che nessuno oserebbe contraddire e le lunghe code davanti al locale ne sono la conferma. Tra gli altri, uno degli estimatori è il famoso cantante Lenny Kravitz. Continuiamo sempre dritti fino ad arrivare all’incrocio con Rue Pavée e Rue Mahler (altre due vie centrali del quartiere ebraico). Prendiamo Rue Mahler sulla destra e poi ancora a destra ci immettiamo su Rue du Roi de Sicilie che proseguendo diventa Rue de la Verrerie. Camminiamo sempre dritti fino a incrociare di nuovo Rue des Archives che prendiamo verso sinistra sbucando sulla lunghissima e centralissima Rue de Rivoli. All’angolo troviamo un lato dell’enorme edificio che ospita uno dei più famosi e frequentati grandi magazzini della città, il BHV. Un po’ come le più famose Galeries Lafayette, anche il BHV in città è presente con diverse sedi e offre un’ampia scelta di negozi, dall’abbigliamento agli accessori per la casa, ai cosmetici.



Attraversiamo la strada e prendiamo Rue de Lobau di fronte a noi e giriamo a sinistra dove ci attende l’Eglise Saint Gervais (che abbiamo già incontrato in un altro percorso; vedi descrizione) e prendiamo sulla sinistra della chiesa la medievale Rue François Miron che ci riserva delle belle sorprese. Innanzitutto sulla destra troviamo subito una particolarità. Da un piccolo terrapieno raggiungibile con qualche scalino parte una piccola vietta deliziosamente medievale: Rue des Barres. Percorriamola per un piccolo tratto e improvvisamente ci troviamo catapultati indietro nel tempo, grazie alla pavimentazione antica e agli edifici medievali che si sono ben conservati. Troviamo ad esempio una splendida casa a graticcio al civico 12, al civico 15 una casa datata 1624 e subito dopo si trova l’ingresso sul retro della Eglise Saint Gervais. Questa strada prende il nome dal luogo detto “des Barres” menzionato fin dal 1152, dove erano situati i mulini sulla Senna, ma anche dalla posizione della prima cerchia muraria di Parigi.

 

Torniamo su Rue François Miron e continuiamo verso destra dove incrociamo altre due splendide case a graticcio, molto preziose in quanto questo tipo di abitazioni non si è quasi per niente conservato a Parigi. Queste due che vediamo qui potrebbero risalire al XIV secolo. La casa al civico 11 aveva l’insegna del “Faucher” (il mietitore) e quella al civico 13 aveva l’insegna del “Mouton” (il montone).




Dopo questo salto indietro nel tempo prendiamo a destra Rue de Joury e poi sempre dritto su Rue Charlemagne che ci riserva un carinissimo luogo “segreto”. Dietro l’Eglise Saint Paul – Saint Louis si trova un passaggio che porta ad una corte interna chiamata Le village Saint Paul, un’oasi tranquilla in mezzo al traffico del quartiere dove troviamo piccoli negozietti, gallerie d’arte e piccoli caffè.
La fermata della metropolitana più vicina è quella di Saint Paul che si trova su Rue de Rivoli.



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