EGLISE SACRE COEUR DI MONTMARTRE
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Fonte foto: archivio personale e web |
Il sito sul quale sorge questa basilica è un luogo sacro fin da quando i romani vi veneravano Marte e Mercurio. Si dice infatti che il nome Montmartre derivi da Mons Martis (monte di Marte) oppure da Mons Martyrum (monte dei martiri) poiché fu proprio qui che il santo protettore, Saint Denis, primo vescovo di Parigi, venne decapitato e martirizzato e dove, verso l’anno 475 venne costruita una prima cappella in suo onore. La collina divenne così una meta di pellegrinaggio. Nel 1559 un incendio distrusse parte dell’allora Abbazia dei Benedettini di Montmartre, ma venne ricostruita e rimase nei secoli un intenso luogo di devozione molto frequentato.
Per la costruzione dell’attuale basilica dobbiamo arrivare agli eventi del 1870, quando la Francia era in guerra contro la Prussia e le truppe tedesche avevano invaso parte del territorio francese. Due imprenditori e filantropi dell’epoca fecero voto di costruire una chiesa consacrata al Cuore di Cristo come segno di penitenza e riparazione ai peccati commessi, poiché secondo loro la disfatta militare e le disgrazie della Francia provenivano da cause spirituali piuttosto che politiche. Nel 1872 il cardinale arcivescovo di Parigi approva questo voto e sceglie Montmartre. I lavori furono finanziati da raccolte di fondi e doni provenienti dalla Francia intera.
Di fatto, la posa della prima pietra ebbe luogo nel 1875 e dopo numerosi cambi di progetto, la basilica fu terminata nel 1914. E’ a forma di croce greca, ornata di quattro cupole che vengono scherzosamente denominate dai parigini “i biberon” a causa della loro forma particolare.
La basilica del Sacré Cœur ha una caratteristica unica nel suo genere. Sapete perché risulta sempre bianchissima nonostante le intemperie e lo smog? E’ grazie al tipo di pietra che venne utilizzato. Non si tratta infatti della classica “pierre de Paris” (calcare beige tendente al giallo), ma di travertino, estratto da una cava poco fuori Parigi, resistente al gelo e capace di divenire ancora più bianco e lucido al contatto con la pioggia.
Prima della costruzione della Tour Eiffel, questo edificio fu la costruzione più alta di Parigi. La cupola si erge infatti a più di 200 metri e permette una vista fino a 50 km!
La facciata principale è divisa su due piani: quello inferiore è formato da un portico preceduto da una scalinata e diviso in tre arcate alle quali corrispondono le tre porte di bronzo con relativi bassorilievi. Sopra questo portico c’è una terrazza con balaustre dove troviamo due grandi statue: quella di sinistra rappresenta San Luigi che brandisce la sua spada con una mano e con l’altra regge la Corona di Cristo; la statua di destra rappresenta Giovanna d’Arco.
Il piano superiore della facciata è coronato da un frontone che, nella nicchia centrale, ospita la statua di Cristo con il Sacro Cuore sul petto, di 5 metri di altezza, posizionata nel 1927.
Il campanile è una immensa torre quadrata terminata nel 1914 e racchiude, fra le altre, la più grande campana di Francia. Battezzata “la Savoiarda”, fu fusa a Annecy nel 1895. Misura 3 metri di diametro e pesa quasi 19 tonnellate!!! (il martello che la batte, pesa quasi 1.200 chili….).
L’ingresso per la visita o per la preghiera si trova a sinistra della facciata, dove un addetto alla sicurezza ci controlla le borse prima di farci passare (così come accade in tutti i luoghi fortemente frequentati dal pubblico).
Una volta entrati, ci colpisce subito la pietra bianca, utilizzata anche per la decorazione interna, e senza dubbio il meraviglioso, enorme mosaico posto sopra l’abside, che è il più grande di Francia. Copre una superficie di 473 m² e fu realizzato in circa 3 anni dalla scuola mosaicisti di Parigi. Rappresenta, con colori estremamente brillanti, il Sacro Cuore di Gesù, attorniato dalla Vergine Maria e da San Michele e, inginocchiati, da papa Leone XIII e Giovanna d’Arco. Alla base del mosaico leggiamo la frase “Sacratissimo Cordi Jesu, Gallia poenitens et devota et grata” che significa “ Al Cuore Santissimo di Gesù, la Francia penitente, devota e grata”.
Le grandi vetrate, posate tra il 1903 e il 1920, furono tutte distrutte dai bombardamenti nel 1944 e rifatte nel 1946. L’organo fu costruito nel 1898 ed è considerato come uno dei più considerevoli organi d’Europa.
La struttura della Basilica presenta anche una cripta, al momento chiusa al pubblico, dove, a fianco della Cappella della Pietà, trovano posto sepolture di personaggi importanti e cardinali ed è visibile anche la prima pietra posata nel 1875.
Fra le varie cappelle presenti lungo il perimetro della Basilica, vorrei segnalare quella a me più cara, dove si trova una piccola reliquia di Papa Giovanni Paolo II, a fianco ad un cartellone che ricorda la preghiera che il Papa fece in occasione della visita in questo luogo sacro di adorazione nel 1980.
La Basilica del Sacro Cuore di Parigi è infatti un luogo di adorazione del Santissimo che si svolge di giorno e di notte, ininterrottamente dal 1885. Le suore garantiscono che ci sia sempre almeno una persona a pregare e questa continuità non è stata interrotta nemmeno durante la Seconda Guerra Mondiale o la recente pandemia.
La visita alla Basilica si può effettuare tutti i giorni, tranne durante le celebrazioni e l’ingresso è ovviamente gratuito. Per la visita alla Cupola invece ci sono degli orari che variano a seconda della stagionalità e c’è un biglietto da pagare per l’ingresso. La vista da lassù è indubbiamente impagabile, ma per raggiungere la cima dobbiamo salire 300 scalini, alcuni dei quali un po’ difficoltosi e non c’è l’ascensore.
Dal piazzale davanti alla Basilica si ha una vista incredibile su tutta la città di Parigi e la scalinata e i giardini che si estendono sulle pendici della collina sono sempre affollatissimi di parigini in cerca di relax e di migliaia di turisti, specialmente nelle giornate soleggiate.
Piccola nota tecnica: fate attenzione ai ragazzi che cercano di vendervi braccialettini. A volte possono diventare insistenti e sgradevoli.
Per godere di una insolita vista della Basilica, possiamo anche recarci nel grazioso giardinetto posto nella parte posteriore, su Rue du Chevalier de la Barre.
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